domenica 7 giugno 2015

Discorso alla nazione

Finalmente dopo un anno di lavoro portiamo a termine questo progetto , c'è grande emozione nell'aria, finalmente avremo un sistema modernissimo tutto integrato che risolverà ogni problema e lancerà l'Azienda verso un futuro pieno di soddisfazioni. Il gruppo di progetto era composto da una dozzina di persone ( tra cui accidentalmente anch'io, l'incarico mi fu assegnato dal mio capo solo perchè non aveva capito cosa dovevo fare, tra l'altro nemmeno adesso che il lavoro è finito gli risulta chiaro quale sia stato il mio contributo, questo è il motivo per cui non prenderò alcun premio, ma fa niente).  Dicevo , è il giorno della partenza, o come dicono da noi il "Go-Live Day". Siamo tutti convocati in sala riunioni , quella grande dove ieri è stato ricevuto anche il Vice Console inglese ( non era una visita ufficiale, si era semplicemente perso andando all'Expo, ha visto un'insegna scritta in inglese e si è fermato in portineria a chiedere indicazioni, ma questo lo racconterò in un altro post).
L'Altissimo pronuncerà un discorso per celebrare questo momento, i colleghi sono tutti agitati, io invece non vedo l'ora di andarmene da lì perchè ci sono queste poltrone di velluto di epoca mazziniana che ospitano miliardi di acari e io sto malissimo.
Inizia il discorso con queste parole " E' un giorno importante e mi rivolgo soprattutto a voi del gruppo di progetto: mai così pochi hanno fatto così tanto per molti.."
- Che parole toccanti! - mi dice quell'addormentata dell'ufficio spedizioni
- Ma sta copiando il discorso di Churchill ai piloti della RAF  nella seconda guerra mondiale, non mi sembrava davvero il caso...le dico un pò perplessa
La collega di fianco: "non ho capito , di chi sono queste parole?"
e lei: "ah si, sono di una canzone di Raf".

Keep calm and self control