lunedì 24 ottobre 2011

Amico treno

Dopo 3 settimane di tragitti in auto per andare in ufficio ( visti gli orari serali non si poteva fare diversamente), siamo finalmente tornati al caro vecchio treno . Come inizio siamo partiti subito alla grande, secondo la migliore tradizione ferroviaria locale: andata in ritardo e treno guasto di sera. Oltre al guasto, sono state aggiunte delle performance teatrali del personale viaggiante: dopo  il quarto tentativo di far ripartire il treno secondo la sequenza " spegni tutte le luci, spegni l'aria condizionata ( che già non funzionava ma fa niente), fai scendere i passeggeri, falli risalire, cambiagli il binario così si perdono , ne salgono di meno e siamo più leggeri", dicevo dopo il quarto  tentativo arriva un ferroviere ( macchinista? tecnico specializzato? ufficiale di bordo? boh, uno con la divisa) tutto sudato e con in mano un pezzo di ferro ( probabilmente il pezzo che mancava al treno per farlo ripartire) che ci fissa e scuotendo la testa dice : " Signori, facciamo l'ultimo tentativo".
Ma come l'ultimo tentativo???? tentativo di che?
" di portarlo alla stazione successiva"
"Ma io scendo tra 5 fermate" mormora timidamente qualcuno..
Il ferroviere si allontana nel corridoio buio senza rispondere, certi giurano di aver udito una risata beffarda..
Dopo altre 4 partenze a singhiozzo , con il solito contorno di luci spente-accese-spente ( forse è un segnale in alfabeto Morse, stavano lanciando l'SOS come sul Titanic) , il ferroviere ( ormai un personaggio mitologico) ritorna. Non ha un'aria ottimista. Pronuncia con aria grave le seguenti parole:
"Signori, ci fermiamo qui,.... non ce la fa"
Guardiamo fuori dai finestrini simultaneamente.
"Ma siamo in aperta campagna!" E' anche buio"!
Qualche passeggero oppone una ferma quanto inutile resistenza passiva.
"Avanti signori non facciamo storie che la stazione è a meno di 1 km, appena dopo la curva........."



domenica 16 ottobre 2011

Il verso del pappagallo

Oggi in canile abbiamo organizzato l'atteso Caldarroste Day, l'affluenza di pubblico è stata elevatissima, considerato che nei paesi qui attorno c'erano almeno altre quattro feste a tema ( una era di Halloween, con due settimane di anticipo, e questo vuol dire barare; non parliamo poi di quella del mio paese dove offrivano addirittura il giro gratis sulla balena gonfiabile , fortunatamente ( per noi)  c'erano 5 gradi e i bimbi si surgelavano, per cui i genitori hanno responsabilmente ripiegato sul nostro vin brulè). Mi hanno reclutato per organizzare i giochi di squadra coi bambini ( una roba che non vuol fare nessuno, e se provi a reclutare qualcuno ti rifilano le scuse più improbabili  , tipo " devo abituare Grufolotto a mettere la museruola" oppure  
 " devo controllare gli ingredienti delle torte iscritte alla gara , potrebbe esserci qualche giurato allergico" . Alla fine i giochi di squadra toccano sempre a me. Sono anche divertenti a dir la verità , perchè i bimbi hanno una fantasia incredibile . Un gioco riguardava i versi degli animali. Tra gli altri vi segnalo questo gioiello:
 " che verso fa il pappagallo?"
risposta : "Ripete"
Gli ho dato 10 punti per l'invenzione.

martedì 4 ottobre 2011

MIAO

Sabato 1 ottobre era il mio compleanno ( auguri! auguri!). Quindi la giornata era già pianificata con tutta una serie di impegni e commissioni da sbrigare ( no no niente parrucchiere, tutta roba di altro genere: scadenze in posta da pagare,giro al Brico a comprare della vernice per il cancelletto scrostato, pasticcini da ritirare e portare ai colleghi di turno in canile, cugina anch'essa da ritirare ma in stazione col treno delle 10.40, regalo da comprare per la suddetta cugina che festeggia gli anni il giorno prima....). Esco di casa già in ritardo perchè mia mamma mi aveva nel frattempo rifilato un'altra serie di impegni minori ( panni da ritirare in lavanderia, pane da comprare perchè è finito - ma hai la scorta in freezer! appunto è scorta, non si mangia...- e se passi dal giornalaio vedi se è già uscito il numero di Ottobre di "Giulio il Coniglio" per il bimbo della Maria........).
Riempio due pagine dell'agenda con questi promemoria ed esco. Cerco di pianificare mentalmente la miglior combinazione tattico-logistica per fare tutto e mi accorgo che sono comunque in ritardo su ogni cosa, quindi procederò a caso. Esco nel parcheggio, apro la portiera, sto per salire in auto quando lo sento, distinguibile e chiaro come una campanella squillante. MIAO.
Cos'è adesso questo Miao? sarà uno dei 4 gatti della mia vicina, certamente deve essere così. ( mentre formulo questo pensiero so già che il miagolio non è quello di un gatto adulto, sebbene mi intenda più di cani che di felini, questo è un miagolio da 2 massimo 3 mesi.....)
Non voglio girarmi, so già che la giornata sta per prendere una piega diversa e nessuno degli impegni sarà portato a termine. Mi giro ( maledetta curiosità...) e vedo la mia vicina che sta perlustrando la siepe del parcheggio. Ed ecco che vediamo il miagolante: un pelosino striato bianco e rosso, occhione azzurro tipo Gatto con gli Stivali di Shrek, rannicchiato vicino al bordo della strada. Conclusione: 2 ore in giro a per trovare una collocazione al micio ( alla fine ho supplicato la mia gattara di fiducia che ne aveva già 30 piccolissimi ma questo era talmente bello che con una minima azione di marketing l'ho convinta), i panni sono ancora da ritirare, al Brico ci vado domani sera forse, pagherò la mora per i bollettini in ritardo di un giorno e meno male che la cugina ha perso il treno ed è arrivata nel pomeriggio. Però abbiamo salvato micio da sicuro stiramento stradale e questo è stato un bel regalo di compleanno. Miao.